COS'È IL CONTRATTO RIOCCUPAZIONE

21-05-2021

Il decreto sostegni aveva previsto il blocco dei licenziamenti a far termine il 30 giugno 2021. Questo termine è stato superato al 31 ottobre dello stesso anno ma solo per quelle aziende che ricorrono agli ammortizzatori sociali con la causale espressa "Covid-19".

Ora il governo comincia ad affrontare il problema del rischio licenziamenti che sembra avvicinarsi inserendo nelle novità del pacchetto lavoro del decreto sostegni bis il contratto di rioccupazione.

Questo nuovo tipo di contratto di lavoro ha essenzialmente due scopi: sgravare il datore di lavoro dei contributi da versare al lavoratore e garantire l'adeguamento delle competenze professionali al lavoratore inserendolo nel nuovo contesto organizzativo, purché il datore di lavoro nei sei mesi precedenti l'assunzione non abbia provveduto a licenziamenti sia esso individuali o collettivi, per giustificato motivo oggettivo.

Questo nuovo modello contrattuale vale per tutti i settori, salvo che per il lavoro domestico e per il settore agricolo; Il contratto di rioccupazione deve essere a tempo indeterminato e la stipula deve contenere un periodo di formazione pari almeno a 6 mesi. Qui è possibile applicare al termine di questo periodo le sanzioni previste per il licenziamento illegittimo. Il datore di lavoro può sgravarsi della totale contribuzione previdenziale al tetto del 100% e fino ad un massimo di 6000 euro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'Istituto Inail.

Questo contratto coinvolge tutti i lavoratori senza distinzione di età o regione e la decontribuzione varrà solo nel caso in cui vi è continuità tra le parti; al contrario il datore di lavoro dovrà restituire i contributi laddove al termine della prova il lavoratore non venisse assunto.

Il contratto di rioccupazione potrà essere utilizzato dall'entrata in vigore del decreto sostegni bis fino al 31 ottobre 2021.