La “filosofia” delle selezioni per assunzioni in azienda: si è sempre più attenti a “chi è” il candidato rispetto a “quanto sa” sotto il profilo mnemonico.
Come prepararsi?
Non su testi accademici, ma con una preventiva ricognizione sui propri caratteri distintivi e sulle esperienze professionali, senza escludere alcunché, anche quelle ritenute di scarsa rilevanza specialistica. Infatti, in particolare per i più giovani, i primi guadagni occasionali hanno un’influenza psicologica importante.
Di seguito, un “decalogo”, utile anche come riferimento per i colloqui di ammissione ai corsi SSATI, ma più in generale per un allenamento mentale e per procedure di vere assunzioni.
Le domande più frequenti:
- Mi parli di sé (carattere, personalità, non dati anagrafici già contenuti nel curriculum); ... continui a parlare in inglese.
- Un Suo punto di forza e di debolezza.
- Precedenti esperienze di lavoro (nel caso di giovani al primo lavoro non omettere eventuali esperienze extra scolastiche, quali: vendemmia, commesso per periodi festivi, porta pacchi, etc.).
- E’ ambizioso? Come si vede tra 10 anni?
- I Suoi hobbies? Il titolo dell’ultimo libro che ha letto? Quale quotidiano legge?
- A quale stipendio ambisce per l’attività che Le proponiamo? (in questo modo si misura l’autovalutazione) o per i giovani, a quale stipendio ambisce per il primo lavoro?
- Ha qualche curiosità, qualche domanda da rivolgere?
- Perché dovremmo scegliere Lei rispetto agli altri candidati? (sopratutto in colloqui di gruppo)
- Come si autovaluta? Vuole aggiungere qualcosa che le nostre domande non Le hanno permesso di esprimere ?
- Supponiamo che ci dimenticassimo tutto di questo colloquio: se ricordassimo di Lei solo un aggettivo, quale è il più rappresentativo di se stesso ?