CHI PAGA IL TFR DEL CUSTODE SE L'AMMINISTRATORE LASCIA VUOTA LA CASSA?
Questa domanda ce la rivolge la signora Adele di Torino a cui pubblichiamo la sua lettera e rispondiamo ad un non facile problema.
"Buongiorno, sono Adele di Torino ed il nostro condominio deve affrontare un problema.
Abbiamo avuto un custode che dopo 33 anni di attività è andato in pensione.
Ma quando è stato il momento di liquidarlo col trattamento di fine rapporto non c'erano più soldi sul conto corrente del condominio. il gestore del conto è sempre stato l'amministratore di cui malgrado si erano perse le tracce. Tutti i condomini hanno sempre pagato le rate del condominio e dunque anche il TRF del custode.
Ora, la domanda che pongo a glogork è questa:
io ho comperato casa solo dieci anni fa e prima non ero coinvolta nei versamenti né del TFR né dello stipendio mensile. Se non dovessimo ritrovare l'amministratore che gestiva il nostro condominio, io sono obbligata a versare i 10 anni di TFR pur avendoli già versati? (Lettera firmata).
RISPOSTA
Buongiorno Adele, il problema del TFR o trattamento di fine rapporto, nei dipendenti dei condomini presuppone due aspetti fondamentali;
Il primo è che, a differenza delle aziende, che possono anche fallire, il condominio non può fallire. Ciò significa che se manca dal conto corrente, il danno al proprio dipendente va rifuso completamente dai condomini.
Il secondo elemento riguarda il rapporto fiduciario che si instaura tra i condomini ed il proprio amministratore. Quindi, nel pieno rispetto di questo accordo l'amministratore ha agito nel pieno rispetto delle deleghe dei propri condomini nel bene quanto nel male. Per essere chiari, l'amministratore, finché non avesse ottenuto dai condomini una revoca al proprio mandato, agisce in nome e per conto di questi ultimi sia sui fornitori che sui dipendenti.
Al termine del rapporto di lavoro il lavoratore ha diritto al rilascio del proprio trattamento di fine rapporto. e se non ci fosse la liquidazione al termine del rapporto questa va rifusa completamente. Ora se lei, Adele, ha acquistato l'appartamento da un'altra persona dieci anni or sono e quindi l'instaurazione del rapporto di lavoro tra il custode ed il condominio in cui l'amministratore ha agito su mandato era già in atto, lei non solo deve rifondere per i 10 anni in cui il custode ha maturato il TFR ma anche per i restanti 23 anche se lei non era proprietaria dell'appartamento. In sostanza quando acquista una casa acquista anche i debiti ed i crediti della casa stessa. Ma mentre per i fornitori del suo palazzo lei è tenuta a corrispondere solo gli ultimi due anni e per i millesimi a cui si estende il suo appartamento, il TFR o trattamento di fine rapporto coinvolge fin dall'inizio del rapporto di lavoro tutti i condomini e per l'intero versamento. Sarete poi voi condomini a cercare di rivalervi sull'amministratore che ha agito in mala fede, e laddove avesse qualche bene da pignorare.
Tuttavia, leggi specifiche non ne abbiamo ma tutta la giurisprudenza sia delle corti di merito sia su quelle di legittimità sono orientate su quanto sopra esposto.
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